mercoledì 26 novembre 2008

The Local.se e Saviano

The Local.se testata giornalistica Svedese, che pubblica articoli in Inglese, parla di Roberto Saviano in questo articolo.

Da notare una nuova funzione implementata sul loro sito.
Si seleziona una parola e ti si apre una pagina\vocabolaro con sinonimi in Inglese e Svedese, con tanto di pronuncia audio.....non male davvero.


edit:
per errore ho linkato un altro articolo di The Local.se e che merita un altro post.
L'altro articolo riguardava le dichiarazioni di una deputata liberale svedese sull'Italia.
Di questo ne ha già parlato Giusi di Liv I Stockholm.

lunedì 24 novembre 2008

Agli amici Blogger che scrivono dalla Svezia

...e che mi stanno facendo crepare di invidia con le loro foto, dedico questo pezzo molto bello.

Loreena Mckennitt - Snow (tratto dall'album A Winter Garden - Five Songs for the Seasons)


Sulla Vita

"La vita è una una cosa meravigliosa quando viene presa per il verso giusto."

[Giulio, un giovanotto di 86 anni.]

domenica 23 novembre 2008

Europeana la più grande biblioteca multimediale della storia umana

Per ora vi linko la Home Page di Europeana, ed un articolo di Guido Scorza che ha trattato benissimo l'argomento.

Al momento il server su cui è ospitata, ha ceduto per le troppe visite.
Ne riparleremo magari quando sarà di nuovo online.
Un iniziativa importante. da seguire! :)



Il Caso villari

Parlo poco di politica e di attualità.
Altri lo fanno meglio di me tipo Federico oppure il Direttore.

Prendendo spunto da un post del Direttore vi linko questo video.
Stò tipo è un fenomeno.
In un paese sano dovrebbe condurre un programma....in un paese sano.



sabato 22 novembre 2008

Loreena McKennitt

Il 17 ottobre scorso, è uscito l'ultimo album di Loreena McKennitt.
A Midwinter Night's Dream.

Un Artista con la A maiuscola. completa, coinvolgente, la sua musica ti porta subito in un altra dimensione.
Ieri ho ascoltato questo nuovo album e mi è venuta voglia di riascoltare anche i vecchi successi.
La discografia è lunga, piena di pezzi significativi.

Non c'è un album in particolare che mi sento di consigliare. sono belli tutti.
Inoltre sebbene sia indicata come icona della musica celtica, Loreena Mckennitt nel corso della sua carriera ha saputo mischiare sonorità diverse; esemplare il sound "arabeggiante" di An Ancient Muse.

Oltre che dalla musicista, sono stato colpito anche dalla persona Loreena McKennitt.
Nata in Inghilterra da padre irlandese e madre scozzese (le sue origini sono significative),
nel suo sito internet ufficiale si presenta e racconta un pò di se, di quello che fa nella sua vita.
Pubblico alcuni principi, tratti da questa presentazione, ai quali lei dice di ispirarsi nella vita quando deve fare delle scelte anche importanti, ed il video del brano The Lady of Shalott.

Be compassionate and never forget how to love.
Think inclusively.
Reclaim noble values such as truth, honesty, honour, courage.
Respect one's elders and look to what they have to teach you.
Be empathetic.
Look after the less fortunate in society.
Promote and protect diversity.
Respect the gifts of the natural world.
Set your goals high and take pride in what you do.
Cherish and look after your body, and, as the ancient Greeks believed, your mind will serve you better.
Put back into the community as there have been those before you have done the same and you are reaping what they sowed.
Participate in and protect democracy. It does not thrive as a spectator sport.
Undertake due diligence in everything.
Seek balance and space, and solitude.
Don't be afraid to feel passionate about something.
Learn to be an advocate and an ambassador for good.
Be mindful of your limitations.
Indulge and nurture your curiosity as it will keep you vital.
Take charge of your life and don't fall into the pit of entitlement.
Assume nothing and take nothing for granted.
Things are not necessarily what they seem.



venerdì 21 novembre 2008

Napoletani a Milano aka Eduardo è sempre un grande maestro.

In questo post,
si discuteva di ecologia e di come la Svezia si comporti in tale ambito.

L'Avvocato, con un suo commento, mi faceva notare che sebbene anche in Svezia abbiano i loro problemi e che non è tutto rose e fiori, è pur vero che loro stanno comunque avanti a noi e che questo dipende anche dall'attenzione dei cittadini per l'ambiente.

L'attenzione dei cittadini.
Questo elemento viene sempre fuori quando ci si chiede come mai Napoli sia quella fucina di caos che è.
Avanguardia di problemi come l'inquinamento, lo smaltimento di rifiuti, la criminalità......e tanti tanti altri problemi.

Spesso mi dico che tutto dipende dai singoli cittadini, da noi. oppure no???


Questa considerazione fatta da Rob mi ha fatto venire in mente il film "Napoletani a Milano" di Eduardo de Filippo.
In una delle scene finali il protagonista, Salvatore, conclude un incontro con i dirigenti delle acciaierie ILAR di Milano dicendo: "non capite? non capite che più ci trattate per erba cattiva e più cattivi diventiamo?".
La frase è parziale, la scena andrebbe vista per intero.

Eduardo intende chiedersi e chiedere allo spettatore se ci sia una ragione per la quale i farabutti debbano nascere tutti in un luogo e le brave persone per forza in un altro.

Ed io mi chiedo, come in Napoletani a Milano,
le persone civili ed attente stanno tutte a Stoccolma ed i "furbetti" miopi stanno tutti a Napoli?
è così? e perchè è così?......

Ci sono dei giorni che Napoli...proprio la odii.
Però siccome Napoli è all'avanguardia, spartiamo le colpe.
E' forse (?) l'Italia che stà male.
Colpa nostra? colpa delle istituzioni? e le istituzioni da chi sono animate? da cittadini.
Allora la colpa... è nostra????????

Sono riuscito a trovare uno spezzone di questo film tratto dalla trasmissione di La7 la Valigia dei sogni.
Buona visione :)

martedì 18 novembre 2008

Un bel pezzo...filosofa di riferimento Alanis Morisette

Alanis Morisette - Hand in my pocket

I'm free but I'm focused
I'm green but I'm wise
I'm shy but I'm friendly baby
I'm sad but I'm laughing
I'm brave but I'm chicken shit
I'm sick but I'm pretty baby

martedì 11 novembre 2008

Svezia Ecologica

Un mio caro amico, mi ha linkato via mail un interessante articolo che parla dell'atteggiamento verde della Svezia.
Vi premetto che rimarrete di stucco dall'articolo che state per leggere.
A maggior ragione in partenopei...e vui sapit' 'o pecchè!(e voi sapete bene il perchè)

L'articolo è questo. buona lettura :)




giovedì 6 novembre 2008

da Il Piccolo Principe, come nascono i sentimenti

In quel momento apparve la volpe.
“Buon giorno”, disse la volpe.
“Buon giorno”, rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
“Sono qui”, disse la voce, “sotto al melo….”
“Chi sei?” domandò il piccolo principe, ” sei molto carino…”
“Sono la volpe”, disse la volpe.
” Vieni a giocare con me”, disse la volpe, “non sono addomesticata”.
“Ah! scusa “, fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
Che cosa vuol dire addomesticare?
” Non sei di queste parti, tu”, disse la volpe” che cosa cerchi?”
” Cerco gli uomini”, disse il piccolo principe.
” Che cosa vuol dire addomesticare?”
” Gli uomini” disse la volpe” hanno dei fucili e cacciano. E’ molto noioso! Allevano anche delle galline. E’ il loro solo interesse. Tu cerchi le galline?”
“No”, disse il piccolo principe. ” Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare?”
” E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…”
” Creare dei legami?”
” Certo”, disse la volpe. ” Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”
” Comincio a capire”, disse il piccolo principe. ” C’è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…”
“E’ possibile”, disse la volpe “capita di tutto sulla terra…”
“Oh! Non è sulla terra”, disse il piccolo principe.
La volpe sembrò perplessa:
” Su un altro pianeta?”
” Sì”
” Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?”
” No”
” Questo mi interessa! E delle galline?”
” No”
” Non c’è niente di perfetto”, sospirò la volpe.
Ma la volpe ritornò alla sua idea:
” La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me .Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…”
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
” Per favore …..addomesticami”, disse.
” Volentieri”, rispose il piccolo principe, ” ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose”.
” Non si conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe.” gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!”
” Che bisogna fare?” domandò il piccolo principe.
” Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe.
” In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino….”
Il piccolo principe ritornò l’indomani.
” Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe.
Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti”.
” Che cos’è un rito?” disse il piccolo principe.
” Anche questa è una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe.
” E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. C’è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza”.
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.
E quando l’ora della partenza fu vicina:
“Ah!” disse la volpe, “…Piangerò”.
” La colpa è tua”, disse il piccolo principe, “Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…”
” E’ vero”, disse la volpe.
” Ma piangerai!” disse il piccolo principe.
” E’ certo”, disse la volpe.
” Ma allora che ci guadagni?”
” Ci guadagno”, disse la volpe, ” il colore del grano”.
soggiunse:
” Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo”.
“Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto”.
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
“Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente” , disse.
” Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.
Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo”.
E le rose erano a disagio.
” Voi siete belle, ma siete vuote”, disse ancora. ” Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa” E ritornò dalla volpe.
” Addio”, disse.
“Addio”, disse la volpe. “Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi

Grazie 1000 ad Irene per la segnalazione :)