lunedì 16 marzo 2009

Pane e Libertà

Questa sera è andata in onda l'ultima puntata di Pane e Libertà, un film\sceneggiato sulla vita del Sindacalista Giuseppe di Vittorio.

Interessante, istruttivo, commovente a tratti.
Mi ha fatto vedere un pò di quella Italia affamata e sconquassata dalla guerra che oggi ci siamo un pò dimenticati, stupidamente.
Mi ha fatto vedere cos'erano le lotte sindacali vere e cos'era un vero sindacato (quando la cigil era la cigil).

Protagonista un ottimo Pierfrancesco Favino, colonne sonore di un certo Ennio Morricone.

Di tanto in tanto, di quando in quando, ancora passano qualcosa di decente sulle tv generaliste.



Chi sa quando torna SuperQuark...

giovedì 5 marzo 2009

It's ok Mac. we are all friends here!

Non c'è bisogno di commentare loll










lunedì 2 marzo 2009

Poter scegliere

Adesso che il caso Englaro non fa più ascolto e che non c'è nessuna immagine da rubare come sciacalli e nessun commento qualunqista da fare in tv per farsi pubblicità, posso scrivere la mia.
Non mi piace scrivere a caldo di cose così delicate.

Trovo squallida la spettacolarizzazione di casi come questo, come pure l'altrettanto grave sciacallaggio politico.
Non riesco ad esprimere lo schifo per le indagini sul Papà di Eluana.

Non sono un giurista, non so se sia la prassi quello che stà subendo questo signore .
Quello che mi duole è che, come sempre nel nostro caro paesuccio, si è perso di vista il nocciolo della questione.
Ovvero la regolamentazione del testamento biologico.

Da che si voleva approvare a tempo di record un decreto per interrompere l'esecuzione della volontà di Eluana e di suo padre, adesso il problema è stato completamente rimosso dall'agenda politica.
Troppo impegnati a fare altro i nostri parlamentari.

Di tutto quello che è stata questa storia, (sui risvolti giuridici della quale vi invito a leggere questo post tratto da noisefromamerika, una delle poche fonti che mi ha chiarito davvero come stavano le cose), le sensazioni che mi rimangono e che provo sono due (tralascio la paura per il potere che il vaticano ha nell'interferire in decisioni di uno stato che decide per tutti i cittadini e non solo per quelli cattolici).

Una è lo schifo per la nostra classe politica, la peggiore d'europa, la peggiore della storia del nostro paese, lo schifo per l'ignoranza e la miopia della gente.

L'altra è il vuoto, perchè questo evento non ci è servito per crescere come comunità, analizzare il problema e andare avanti. crescere.
E' servito solo a......non so neanche a cosa sia servito. Un occasione sprecata!


In questi giorni mi è capitato di vedere due film in proposito, uno molto leggero Just Like Heaven, l'altro invece più impegnato e toccante perchè basato su una storia vera, L'olio di Lorenzo.

Nel primo la protagonista femminile dopo un incidente stradale e mesi di coma, vive in un limbo.
Non è morta ma non è viva e può quindi vedere quello che le succede.
In vita era contro l'accanimento terapeutico e avrebbe voluto le fosse staccata la spina in caso di incidente grave ed è quello che la sorella fa.
Romanticamente un uomo che è anche il solo a vedere il "fantasma" della donna e a poterle parlare tenta di rubare il corpo e con un bacio all'ultimo minuto riesce a far rientrare lo spirito nel corpo riportando la donna alla vita. (purtroppo nella vita reale non è così).

L'olio di Lorenzo invece è più drammatico.
Racconta di un bambino, Lorenzo, affetto da una malattia che distrugge la mielina, malattia che degenera rapidamente e porta purtroppo alla morte.

Augusto Odone e sua moglie Michaela si batteranno strenuamente per la vita del figlio.
Quando tutti gli diranno che è finita, loro cercheranno e troveranno una cura, contro i protocolli di sperimentazione e la letteratura scientifica ufficiale.
Lotteranno e grazie alla loro caparbia ostinazione, regaleranno 20 anni di vita a loro figlio, trovando grazie alla loro instancabile speranza una cura reale che servirà a prevenire l'insorgere di questa patologia rara in molti bambini.

Vi consiglio questi due film (Just like Heaven lo guarderei per secondo essendo più leggero e divertente).

In conclusione,
credo che ogn'uno di noi debba poter scegliere cosa fare della sua vita.

Lo stato deve porre le basi giuridiche sulle quali fondare la libertà di scelta di un individuo, scelta sulla propria vita o sulla propria morte,
libertà e garanzia di vivere serenamente queste scelte,
garanzia di vivere serenamente queste scelte e le conseguenze che ne derivano.

L'Italia oggi non è quello stato, è più un paesello di comari dedite solo al pettegolezzo.
e di questo mi vergogno.


domenica 1 marzo 2009

Sul PD