Comincio il mio post citando le parole di Salman Rushdie:
"Continua ad avere fiducia nella parola, oltre ogni condanna, oltre ogni accusa. Ti daranno la colpa di essere sopravvissuto e non morto come dovevi. Fregatene. Vivi e scrivi. Le parole vincono".
Questa citazione l' ho presa da un articolo di Repubblica.it, questo, in cui Saviano racconta le sue sensazioni.
Molto bello leggere di come si è sentito a stare in un luogo così carico di significati, un posto in cui sono passati scrittori dal talento assoluto, mostri sacri li chiama lui (come definire diversamente gente del calibro di Ernest Hemingway, Quasimodo, Thomas Mann? ).
Un bell'articolo, vi consiglio di leggerlo.
Buona Domenica. :)
già è proprio un bell'articolo
RispondiEliminaBellissimo articolo, scritto magistralmente, peccato non esserci potuto andato, ma così è la vita.
RispondiEliminaPerò sul freddo polare di quei giorni Saviano ha un po' esagerato, ci saranno stati -1, -2 massimo!
con il caldo che fa quì rispetto a -1 di Stoccolma....la differenza la senti.
RispondiEliminaio col piumino, il maglione ed una maglia di cotone a maniche lunghe quando cammino ho caldo.
Però...a differenza di Saviano mi sono comprato un giaccone pensato per l'inverno Svedese.
se me lo diceva glielo prestavo :P
Ciao Rob. fa sempre piacere quando passi di quì :)