lunedì 14 marzo 2011

Autorevoli voci inascoltate sul nucleare - Carlo Rubbia

Carlo Rubbia ospite ad anno zero di qualche anno fa, ci parla del Nucleare.
Ci dice perché non conviene, considerazioni che andrebbero fatte girare in vista del referendum sul nucleare in Italia ed alla luce della tragedia accaduta in Giappone.



Breaking News sulla situazione delle centrali Giapponesi:

- World Nuclear News

- International Atomic Energy Agency

- Save Japan

2 commenti:

  1. Guarda, prima di dire che cosa voto o non voto al referendum, io vorrei che il governo dicesse chiaramente:

    - che centrali intende costruire (all'uranio di terza generazione? al torio? tutt'e due?) e con che criteri viene collaudata la sicurezza di queste centrali in caso di incidente - terremoto - errore umano ecc
    - l'uranio da chi lo compriamo
    - che fine fanno (DOVE e COME) le scorie
    - dove mettono le centrali
    - quali sono i costi stimati, quanto finanzia lo Stato e quanto i privati

    altrimenti è un voto sul niente, nel caso passi il nucleare si tratta in pratica di una delega in bianco

    Qui in Svezia un 25% dell'energia elettrica prodotta viene dal nucleare e la cosa mi sta bene, però hanno reti di rilevamento dappertutto, piani di evacuazione e di sicurezza nazionale, sono stati i primi nel '86 ad accorgersi della radioattività proveniente da Chernobyl perchè stanno in campana, le scorie le mettono in depositi di granito in un territorio a basso rischio sismico... Prima di vedere le centrali in Italia voglio vedere gli strumenti di controllo necessari progettati in modo che funzionino. Da questo punto di vista sarei d'accordo di rimandare il referendum, così si calmano le acque e si fa in tempo a vedere i progetti.

    PS Nota di cautela: Rubbia ha interessi nel solare termodinamico dal momento che è uno degli esperti che potrebbe fare da consulente. Tendo a condividere quello che dice ma... attenzione.

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  2. Parto dal p.s.
    hai fatto bene a precisare che Rubbia ha degli interessi.
    Il punto è che gli interessi suoi, potrebbero coincidere pure con i nostri.

    Sul nucleare in Italia, io penso che il treno lo abbiamo perso.
    Nel 1987 abbiamo deciso di chiudere, ma non si è investito nelle alternative.

    Oggi si riparla di nucleare.
    Visto che il nucleare richiede piani cinquantennali, la nostra "coerenza" mi lascia perplesso.

    Fare centrali di quarta generazione con uranio o con torio avrebbe senso se avessimo proseguito.
    Adesso abbiamo già perso il treno, da questo punto di vista.

    Dal punto di vista della sicurezza, bhe siamo preoccupati che in Italia arrivino radiazioni dal Giappone però ci sfugge che la Francia così vicina ha il nucleare e che anche la Slovenia se non sbaglio abbia delle centrali nucleari.
    Quindi non fare il nucleare direttamente sul nostro territorio per paure non meglio identificate, è sciocco.
    Non farle perché si hanno in mente piani chiari ed efficaci invece sarebbe tutt'altro discorso.
    Discorso che in Italia non mi pare ci sia.

    Io direi no giusto perché secondo me,adesso non ci conviene più.
    Il treno nucleare l'abbiamo perso, andiamo avanti.

    Il tuo discorso non fa una piega.
    Del nucleare Svedese ne ha parlato Super Quark, e pare si siano trovate soluzioni efficaci per stoccare le scorie.
    Realisticamente, l'energia elettrica ci è indispensabile e quindi un metodo per produrla dobbiamo trovarlo.
    Idealmente, deturpiamo l'ambiente con le scorie che saranno radioattive per un millennio, che possono sempre essere trafugate per fare bombe da parte dei terroristi.....si può andare avanti per ore con le paure irrazionali.

    Il punto è, che vogliamo fare?
    Io ho paura che si prenda una decisione o l'altra solo per mero opportunismo di cricca ma che dietro nell'uno e nell'altro senso non ci sia nessun piano concreto.

    La vivo tutti i giorni sulla mia pelle e sul mio territorio questa cosa, per esempio con la questione dei rifiuti e dei termovalorizzatori.
    Non ho nessuna conoscenza tecnica ma ho paura e non mi fido di come sia stato messo in campo quello di Acerra.
    Esperienza in base alla quale, temo non saranno costruiti buoni impianti.

    Capisci bene che è un vortice dal quale non se ne esce.
    Mi auguro, qualunque cosa accada che venga presa una decisione e che poi venga portata avanti coerentemente.

    Io sono per il no al nucleare perché penso che si debba cominciare ad investire concretamente sulle alternative.
    Le case potrebbero già essere elettricamente indipendenti oggi.

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