Grazie ad
un post di Teodora, si è aperto un bel dibattito sul tema "Integrarsi in Svezia".
Dibattito che si è poi spostato sul Blog di Stellan, nei
commenti di questo suo post e anche
in quest'altro.
L'argomento è complesso e delicato così per non ingolfare i commenti di Stellan scrivo un post anch'io.
In questo primo post rispondo alle considerazioni che lui fa nei commenti del primo thread che vi ho linkato.
Vi riporto quanto da lui scritto.
Il corsivo virgolettato è suo, i punti in grassetto sono le mie risposte alle sue considerazioni.
Spero si colga l'ironia che ho volutamente usato per trattare un argomento pure serissimo.
"Vuoi veramente integrarti nel mondo svedese? Ecco allora una bella ricetta. Preparati ad abbandondare tutti i contatti con l’Italia e la sua cultura. Nostalgia per l’Italia non va bene qui. Mentre ancora stai in Italia, comincia a frequentare Ikea dove vai a comprare prodotti svedesi. Poi abituati a mangiare piatti tipici svedesi, tipo polpette di carne (trovi a Ikea) e purea di patate con marmellata di mirtilli, il tutto accompagnato con due bicchieri di latte. Dopo il pasto, dimenticati l’espresso! Mezzo litro di café americano con latte ci vuole invece. Poi ti guardi la televisione svedese su satellite e impari la lingua svedese faccendo il possibile per eliminare l’accento tipico da straniero.
Una volta fatto i primi preparativi in Italia, ti procuri una ragazza svedese (usa Facebook) che ha famiglia e una grossa parentela svedese e una bella rete di conoscenze di svedesi, tutti amanti di polpette e purea. E ti sposi prendendo il cognome svedese della ragazza e ti fai una grossa prole. Se ti chiami Bartolino approfittane per cambiare pure il nome! Naturalmente devi fare molta attenzione a curare per bene il tuo rapporto se no vieni messo alla porta. Qui é facile divorziare e da solo prendere cura dei bambini.
Con questa ricetta forse hai una possibilità di integrarti e diventare svedese. Se non ci si chiederá sulla tua salute mentale."
- Abbandonare i contatti con l’Italia? Non ci penso proprio. E credo di poter tranquillamente mantenere i miei contatti in Italia senza sacrificare nulla. Poi oggi con internet ci si tiene in contatto più facilmente dai.
- Mangiare piatti tipici Svedesi mi stà bene, in cambio io porterò la mia cultura culinaria in Svezia. Quindi nessuna nostalgia della cucina Italiana perché con la scusa di far provare agli svedesi i piatti di casa mia…il piatto di pasta non mi mancherà mai :P (primo esempio di furbizia Italica).
- Dimenticarmi l’espresso? Impossibile! In primo luogo mi porto la macchinetta per il caffè Italiana, in secondo luogo l’espresso non me lo scordo no perché a Stoccolma alla T-Centralen c’è Ritazza che per 10 SEK fa un espresso degno di questo nome. Quindi anche il problema Espresso non sussiste.
- Il problema lingua è forse il più complicato da risolvere. Ma io lo risolvo così…non m’importa proprio niente di parlare uno Svedese con l’accento straniero. Se chi mi ascolta e sente che sono straniero è furbo ne approfitterà per imparare qualcosa da uno straniero, altrimenti rimarrà chiuso nel suo piccolo e limitato mondo (furbizia Italiana numero due)
- Capitolo Ragazza Svedese. Qui caro Stellan potrei parlar per tre ore sul rapporto Ragazzo Italiano\ Ragazza Svedese. Ma la soluzione te la trovo con un'altra perla di furbizia e arguzia Italiana. Dove stà scritto che mi devo sposare una ragazza Svedese?? E se conosco una ragazza Spagnola? Portoghese? Tedesca….e perché no magari una ragazza Italiana?... Insomma la questione ragazza Svedese la risolvo così… e poi, diciamocelo francamente, se in effetti le ragazze Svedesi sono come tu le descrivi….mi sa che per quanto mi riguarda per quanto belle esse siano, possono pure morire zitelle :P
Sistemati questi punti che riguardano me e il mio modo di rapportarmi con il mondo Svedese, io sono convinto di potermi integrare.
E comunque questo è tutto sulla carta.
Si vedrà poi "sul campo" se la voglia di emergere e di farcela è abbastanza forte da riuscire a vincere tutte le difficoltà che descrivi.
DI certo ci DOBBIAMO provare.
Poi non ti scordare un punto importante.
Noi siamo forse la prima vera generazione di Cittadini Europei.
La prima generazione di ragazzi che può concretamente scegliere se e dove spostarsi nell'ambito del territorio comunitario.
Noi siamo quelli che hanno il potere di decidere, noi siamo quelli che hanno una possibilità concreta di fare questo e che hanno anche gli strumenti e le risorse per farlo.
Se partiamo già arrendevoli...non riusciremo mai a raggiungere tale ambiziosissima meta.
Pensa ad un Europa multiculturale, unita, dove non si cancellano le peculiarità dei singoli popoli, anzi ogni popolo si arricchisce incontrandosi con l'altro.
Questo ti e vi sembrerà Utopia Stellan.
ma pensa anche al lato pratico...quanti ragazzi e ragazze bilingue nasceranno tra 20 anni, beneficiando delle culture differenti, per esempio, di un padre Italiano, e di una madre Danese...
ragazzi che solo per questo si troveranno a parlare almeno 3 lingue.
C'è da ragionarci parecchio su questo argomento.
Prossimamente risponderò al tuo post "Integrazione, un utopia? ".
Buona serata :)