martedì 15 settembre 2009

Wikimedia Italia sotto accusa

Leggo che Wikimedia Italia (Wikimedia è la fondazione senza fini di lucro dalla quale nascono progetti come Wikipedia), è stata coinvolta in un processo civile da Piero e Antonio Angelucci (la pagina wikipedia di quest'ultimo, che è un deputato attualmente in carica, è stata oscurata).

Chiesti da questi due signori 20 milioni di €uro (mi immagino il suocero del Prof. Bellavista al suono di queste parole) di eventuale risarcimento, in quanto la voce (che ribadisco è stata rimossa a scopo cautelativo) riportava "affermazioni false e lesive dell'onore".

Al momento non essendo più visionabile la pagina, non sappiamo di quali affermazioni si tratti.

Fatto stà che la cosa è grave, e che wikimedia non va lasciata sola.

Sottolineando l'ignoranza di chi ha intentato la causa civile in quanto:

  1. «Wikimedia Italia non è proprietaria del dominio wikipedia.org»;
  2. «Wikimedia Italia non è proprietaria dei server su cui "gira" Wikipedia»;
  3. «Wikimedia Italia non ha accesso ai server»;
  4. «Wikimedia Italia non è né il capo né il responsabile di Wikipedia»;
  5. «Wikimedia Italia non ha il controllo del contenuto di Wikipedia (né, quindi, tramite accesso privilegiato né come scopo statutario)»,
penso che la miglior cosa da fare adesso sia, parlare e discutere della faccenda, non lasciare che la cosa cada nel dimenticatoio, vittima della carenza di informazione di cui siamo tutti ostaggio e contro la quale le iniziative che porta avanti questa fondazione si batte, diffondendo la cultura in maniera libera e svincolata dal peso di costosi diritti d'autore.

Se wikimedia Italia cade, è un male per tutti noi (e già non è che la nostra sia una situazione rosea).

p.s. se volete contribuire, acquistate una maglietta o una felpa nello shop wikimedia. io prenderò una felpa credo.

2 commenti:

  1. Io ho preso una felpa e una t-shirt per il moroso. Le magliette sono di qualità molto buona a mio avviso.. se questo può servire a convincere qualcuno!

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  2. La speranza è sempre l'ultima a morire,anche in Italia.

    è un pò di settimane che ti seguo Saraksha.
    hai un bel blog. :)

    Grazie per essere passata di quà.

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