domenica 31 agosto 2008

La meritocrazia

E' mia abitudine seguire i blog degli Italiani che si trovano all'estero per cercare di capire un pò come si vive fuori, come un Italiano vede l'Italia da fuori e come gli stranieri ci vedono.
In particolare seguo quelli di Italiani in Irlanda ed in Svezia,
perchè sono notoriamente innamorato di questi due paesi.

L'altro giorno un blogger Italo\Svedese che scrive da Uppsala, Gatto solitario,
ci ha reso partecipi di un suo recente ed importante successo lavorativo.
Gatto è originario di Napoli ma fa il ricercatore in Svezia presso l'università di Uppsala (a nord di Stoccolma).
In questo suo post, ha condiviso con noi la gioia di vedere pubblicato un lavoro suo e del team di cui è parte, su una prestigiosa rivista scientifica come Nature.
E' significativo un pezzo che io copio ed incollo pari pari perchè mi ha colpito molto:

"Alla faccia di tutti i figli di professori universitari che ora hanno il posto assicurato in Italia, a chi mi diceva di lasciar perdere, a chi mi ha detto che non potevo fare bene il ricercatore, a chi ha fatto il post-doc fuori, non pubblicato nulla ed avuto il posto nell'Universitá italiana, questa é la mia piccola soddisfazione, per quello che conta."


Lo sfogo di chi ha vissuto sulla pelle quello che di continuo si sente dire sulle clientele e i nepotismi su cui si basano le nostre università.
Orgogliosi di essere Italiani quando si sente di queste cose no?
Ma Gatto risponde così:

"Niente di quello che ho fatto é italiano o svedese, ma solo frutto del lavoro di un essere umano, almeno a me piace vederla cosi."

C'è da riflettere su questa cosa.
Io comunque non posso non sentirmi un pò riscattato da questo fatto, e visto che ci ho preso gusto vi cito il commento di roquentin:

"Nessuno può fermare un napoletano bravo all'estero.
Guagliò, mo' però nun t'allanzà e acàla 'a capa e fatica."

Traduco la seconda parte in dialetto, che secondo me è la sintesi del successo (quante cose stò capendo in vecchiaia):
"Ragazzo,adesso però non ti pavoneggiare, abbassa la testa e continua a lavorare".

Gatto è umile però a me piace sapere che insieme a tutti i luoghi comuni, alle immagini della nostra città ricoperta di immondizia, in giro c'è anche gente come lui che un pò riscatta la nostra marcia reputazione.
Mo però nun c'allanzamm', acalamm' 'a capa e faticamm! :)


Mentre scrivevo si è fatto settembre,
un anno decisivo si è aperto un quarto d'ora fa!
Già perchè come detto da Federico, anch'io penso che l'anno nuovo non cominci il primo gennaio ma a settembre.

Buon Anno a tutti quindi!
fate cose buone!!!

4 commenti:

  1. Caro Top, "allanzarsi" in napoletano non significa rilassarsi, ma, in senso stretto, lanciarsi, scagliarsi (da "lanza", lancia). E', però, usato in senso estensivo per dire anche pavoneggiarsi (ma benevolmente).
    Scusa, in queste cose sono piccioso.
    Cmq, bel post. Sono d'accordo con te.

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  2. Ma che scusa.
    Hai fatto bene! così ho imparato il significato corretto!
    Io non sapendo cosa volesse dire (ammetto l'ignoranza) ho cercato su google e il significato che calzava meglio mi pareva questo.

    Comunque correggo :)

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  3. anch'io sono straconvinta che l'anno nuovo inizi a settembre, l'ho sempre detto!

    vado a leggermi il post di gatto solitario.

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