Un miliardo di anni fa,
ho letto qualcosa sul bookcrossing.
Un idea originale e divertente, oltre che curiosa.
Da premettere che a me piace prestare e far girare i libri (e da quando qualcuno non mi è stato restituito, mi segno pure a chi li presto), io non metterei mai in circolo un libro.
Non solo quelli che costano qualche €uro in più,
ma anche le edizioni economiche che si trovano a Port'alba.
Non è per cattiveria o per un attaccamento eccessivo alle cose.
E' che tante volte, uno se lo vuole rileggere un libro che ha già letto.
E se lo mandi in giro per il mondo, come fai??? lo ricompri?
Co stà crisi, non è proprio praticabile. :P
Tuttavia,
l'idea è fenomenale ed apprezzabile ugualmente, secondo me.
Pensate un pò.
Il vostro libro preferito, un romanzo, un libro che vi è piaciuto tantissimo.
Voi lo registrate sul sito del bookcrossing, gli associate un codice...e poi lo lasciate libero(proprio come fosse una creatura vivente).
Dopo qualche tempo,andando sul sito, grazie al codice, potete vedere il percorso che ha fatto il libro.
Che so,
vi siete letti la trilogia complete del signore degli anelli di Tolkien.
Siccome vi è piaciuto tantissimo, ha catturato la vostra fantasia, vi ha fatto viaggiare nella terra di mezzo accanto ai personaggi della storia, liberando il lato bambino che è in voi facendovi immergere nella favola,
voi prendete e lo liberate.
Così, per far provare le stesse emozioni a qualcun'altro.
Mettiamo che lo liberate su di una panchina di hide park a Londra.
Dopo una settimana, andate a vedere dove è andato a finire, e trovate che è stato scoperto su di una panchina della piazza rossa di Mosca.(ci stanno le panchine lì? non lo so. non ci sono mai stato)
Dopo un altro pò di tempo, vedete che da Mosca è andato a finire a Rio de Janeiro.
Da Rio, rimbalza su una panchina di St. Sthepen Green a Dublino.
Da Dublino, via in un parco di Shangai.........
Ora,
la domanda nasce spontanea direbbe Lubrano.
non sarebbe lo stesso scrivere una recensione o consigliarlo un libro, piuttosto che liberarlo?
E no che non è lo stesso!
1) in questo modo il libro è vissuto, le pagine, la copertina, si consumano
2) una persona che trova un libro così condiviso e si guarda i posti dove è stato, si diverte di più.
Pensa: "a Mosca, chi sa chi lo ha raccolto. una bella biondona tipo Stefanenko? un ragazzino che passava i lì?uno spione del kgb?
e come ci è arrivato a Mosca da Hide Park?chi lo ha raccolto? e da Mosca come è andato a Rio?
Un racconto nel racconto che suscita una spirale di possibili giochi di fantasia.
Ci si immagina le impressioni che avrà fatto, come un Russo o un Brasiliano o un Cinese abbiano potuto diversamente leggere e approcciare quel libro secondo la propria cultura, secondo la propria (scusate il gioco di parole) chiave di lettura.
Alla fine anche se non decidete di dare qualche vostro libro al bookcrossing, è possibile giocare ugualmente con la fantasia.
Provate a farlo, e magari se avete un blog pubblicate il viaggio mentale che ha fatto un vostro ipotetico libro...
ho letto qualcosa sul bookcrossing.
Un idea originale e divertente, oltre che curiosa.
Da premettere che a me piace prestare e far girare i libri (e da quando qualcuno non mi è stato restituito, mi segno pure a chi li presto), io non metterei mai in circolo un libro.
Non solo quelli che costano qualche €uro in più,
ma anche le edizioni economiche che si trovano a Port'alba.
Non è per cattiveria o per un attaccamento eccessivo alle cose.
E' che tante volte, uno se lo vuole rileggere un libro che ha già letto.
E se lo mandi in giro per il mondo, come fai??? lo ricompri?
Co stà crisi, non è proprio praticabile. :P
Tuttavia,
l'idea è fenomenale ed apprezzabile ugualmente, secondo me.
Pensate un pò.
Il vostro libro preferito, un romanzo, un libro che vi è piaciuto tantissimo.
Voi lo registrate sul sito del bookcrossing, gli associate un codice...e poi lo lasciate libero(proprio come fosse una creatura vivente).
Dopo qualche tempo,andando sul sito, grazie al codice, potete vedere il percorso che ha fatto il libro.
Che so,
vi siete letti la trilogia complete del signore degli anelli di Tolkien.
Siccome vi è piaciuto tantissimo, ha catturato la vostra fantasia, vi ha fatto viaggiare nella terra di mezzo accanto ai personaggi della storia, liberando il lato bambino che è in voi facendovi immergere nella favola,
voi prendete e lo liberate.
Così, per far provare le stesse emozioni a qualcun'altro.
Mettiamo che lo liberate su di una panchina di hide park a Londra.
Dopo una settimana, andate a vedere dove è andato a finire, e trovate che è stato scoperto su di una panchina della piazza rossa di Mosca.(ci stanno le panchine lì? non lo so. non ci sono mai stato)
Dopo un altro pò di tempo, vedete che da Mosca è andato a finire a Rio de Janeiro.
Da Rio, rimbalza su una panchina di St. Sthepen Green a Dublino.
Da Dublino, via in un parco di Shangai.........
Ora,
la domanda nasce spontanea direbbe Lubrano.
non sarebbe lo stesso scrivere una recensione o consigliarlo un libro, piuttosto che liberarlo?
E no che non è lo stesso!
1) in questo modo il libro è vissuto, le pagine, la copertina, si consumano
2) una persona che trova un libro così condiviso e si guarda i posti dove è stato, si diverte di più.
Pensa: "a Mosca, chi sa chi lo ha raccolto. una bella biondona tipo Stefanenko? un ragazzino che passava i lì?uno spione del kgb?
e come ci è arrivato a Mosca da Hide Park?chi lo ha raccolto? e da Mosca come è andato a Rio?
Un racconto nel racconto che suscita una spirale di possibili giochi di fantasia.
Ci si immagina le impressioni che avrà fatto, come un Russo o un Brasiliano o un Cinese abbiano potuto diversamente leggere e approcciare quel libro secondo la propria cultura, secondo la propria (scusate il gioco di parole) chiave di lettura.
Alla fine anche se non decidete di dare qualche vostro libro al bookcrossing, è possibile giocare ugualmente con la fantasia.
Provate a farlo, e magari se avete un blog pubblicate il viaggio mentale che ha fatto un vostro ipotetico libro...
direi che è divertente...ma io mi affeziono persino agli scontrini, figurati ai libri...magari provo con un libro che non mi p piaciuto ;)
RispondiEliminama la domanda che nasce spontanea (cit. cit.!) è: ma come fa un libro in italiano a finire nella piazza rossa di mosca??? :)
un bacio ciao
mi hai fatto venire in mente una cosa davvero bella che vado a postare!!
come va a finire nella piazza rossa di Mosca?
RispondiEliminabhe ma è ovvio. è un libro comunista e bolscevico!!! :P
mi fa enormemente piacere esserti stato di ispirazione :)
Buon fine settimana.