sabato 8 maggio 2010

Dedicato a tutti gli Expat Bloggers Italiani all'estero

Well done ragazzi.
Non guardatevi indietro mai :)

Vi posto un podcast della trasmissione di radio 24, Giovani Talenti di Sergio Nava.
In questo podcast, una ragazza 31enne si racconta.
Racconta come non riesca a tornare a lavorare in Italia dopo essere cresciuta e gratificata all'estero (ha una posizione di responsabilità in un istituto bancario Inglese, nell'area marketing).

Intervistato anche Aldo di Italians in fuga.

Non aggiungo nessuna considerazione, direi le solite cose dette e stra dette.
Ma vorrei sapere, voi, che ne pensate?


Buon fine settimana :)

24 commenti:

  1. he devo dirti TopGun, hai ragione, ragione da vendere. Difatti anch'io mi trovo ad un bivio difficilissimo della mia vita. Le mie motivazioni per tornare in Italia non hanno nulla a che vedere con le prospettive di lavoro (ovviamente) ma sono puramente personali. So che quando lo faro' mi scontrero' contro un muro, anche perché io lavoro in un settore che e' tra i piu' disastrati in Italia, ovvero la ricerca universitaria.
    Che ti devo dire, dovro' reinventarmi. Non mi importa lavorare duro e ricominciare da zero, l'ho sempre fatto. Ho la scorza dura, chi e' piu' giovane di me probabilmente si trova piu' spiazzato e sicuramente disperato per via dell'inesperienza. Ho molti amici, miei coetanei, che hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione: tengono duro, hanno figli, famiglia ed amici che li supportano, almeno psicologicamente. Chi ha 25 anni oggi in Italia e' meglio che faccia le valigie. Come vedi sono altre situazioni.
    E' difficile. Dovresti vedere quanti italiani lavorano un UCC.
    Molto difficile, e con tristezza ormai non ho neppure soluzioni da proporre.
    Un saluto

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  2. Ciao Martina,
    grazie per essere passata di qui.

    Bhe tu sei al livello successivo.
    Io ancora no, sebbene mi sia immaginato tra 10 anni.

    cosa sarò? dove sarò?

    adesso come adesso ti dire, non tornare, magari cambia paese.
    Vai in Svezia (altro mio amore).

    Ma io non so, e non ho vissuto, cose che sai e che hai vissuto tu.

    Spero che le cose ti vadano il più liscio possibile ;) qualunque scelta farai.

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  3. Io capisco benissimo la voglia di tornare! Andare ad abitare in un altro paese vuol dire lasciare tantissime cose, anche la persona che eri nel paese d'origine. Lasci parenti, amici, abitudini, la possibilità di esprimerti bene, posti amati, tutto il tuo passato. Non è facile!Normalmente va bene all'inizio quando tutto è nuovo ma dopo qualche anno quando capisci che forse non sarai mai veramente parte di questo paese nuovo, allora comicia a pesare. Una cosa che ho notato però è che in pratica tutti gli italiani che conosco qui in Svezia si trovano bene e sono riusciti a crearsi una vita buona, un misto tra quello svedese e quello italiano. Quello che gli mancano è il clima e logicamente amici e parenti. Ma la mia esperienza è che spesso quella nostalgia che uno sente è nostalgia di tempi passati. La vita a quarant'anni non è la stessa come a vent'anni e non importa se abiti in Svezia o in Italia. Non c'è più tempo per uscire spesso con gli amici o per domeniche lunghe in famiglia. Per me non è stato tanto difficile perché neanche in Svezia abito vicino agli amici di una volta e neanche vicino ai parenti. I miei genitori e un fratello abitano 1000 chilometri da qui, l'altro fratello in Islanda. Gli amici sono sparsi qua e la in Svezia ed in altri paesi. Solo una abita a Stoccolma, ma sai che l'ultima volta che ci siamo visti è a novembre! L'importante secondo me è trovare un posto dove la vita quotidiana è soddisfacente. Le feste si possono fare anche durante le vacanze quando c'è tempo per andare in giro. Quello che mi pesava in Italia era la lingua, non poter esprimersi, di sembrare timida o scema solo perché le parole non c'erano. E poi certo tutti vicoli cechi che ci sono per le donne...Se fossi italiana e giovane andrei vivere in un altro paese senza dubbio!Poi non è definitivo, c'è sempre possibilità tornare!

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  4. Carin, ti lamenti che non ti esprimevi bene ma io ho capito solo alla fine del commento che sei svedese e solo perché l'hai detto tu! :D Concordo parola per parola con quello che hai scritto. Io vivo in Irlanda da 19 anni, piu' che la lingua (che per qualche motivo ho assorbito molto rapidamente ma ammetto che l'Inglese e' piu' semplice dell'Italiano) per me c'e' stato proprio un problema culturale. E, soprattutto la mancanza di amici, per ragioni personali molto complicate mi sono trovata a vivere in isolamento per qualche anno. Hai proprio ragione, bisogna vivere in un posto in cui la vita quotidiana e' soddisfacente. Qui per me non lo e' stata per lungo tempo. Non c'e' un paese particolare in cui si puo' vivere piu' o meno bene, si vive bene solo se si e' felici con se stessi e se si vive in una rete sociale e di affetti gratificante. Bella la Svezia, non ci sono mai stata, sara' sicuramente uno dei miei prossimi viaggi ;)

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  5. Tornare in Italia? Si, quando saro' milionario: vivo all'estero apposta per questo.
    Parlando seriamente: mi e' venuta una idea.
    Se si facesse un portale per raccogliere tutte le informazioni, esperienze, idee, ecc. ecc. degli italiani che vivono in pianta stabile all'estero si potrebbe organizzare una sorta di rivoluzione per riprenderci il paese. Che ne dite?

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  6. Un'ottima idea! Ci ho pensato anch'io. Sono benvenuta anche se sono svedese? Altrimenti il mio piano è di fare una colonia italiana qui a Stoccolma, così la vita svedese sarebbe sicuramente più divertente! =)

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  7. Bruscar, d'accordo anch'io: la parola "rivoluzione" mi attira in ogni caso ;) Quando si comincia? :D

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  8. @bruscar

    grazie per essere passato di qui.
    la tua proposta è interessante e dovessero esserci i presupposti per metterla seriamente in campo, io sarei il primo ad aderire.
    sono con te.
    p.s. il discorso economico è interessante, e non è solo una battuta.
    in Italia oggi per vivere bene, ci vogliono almeno 4000€ netti al mese...

    Stoccolma che è considerata carissima, ha prezzi calmierati per i beni di prima necesità mentre gli alcolici costano.
    in Italia è giusto l'inverso.
    Carin può confermare o smentire.

    @carin
    colonia italiana in Svezia?
    Io!!! vengo io!!!!!!!
    p.s. hai visto che tutti rimangono sorpresi dal tuo Italiano?

    @Martina caspita sono 19 anni che sei fuori dall'Italia?
    bhe tu ti sei mossa quando in pochi lo facevano.
    adesso è all'ordine del giorno vedere ragazzi intelligenti e preparati (non emigranti con la valigia di cartone) che partono.

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  9. Quello che penso credo di averlo dimostrato qualche post fa, quando ho messo il video tratto da "La meglio gioventù"

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  10. Ciao Baol.

    mi è sfuggito quel tuo post, ma il video lo conosco bene, mi torna spesso quello spezzone :)

    Buona domenica.

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  11. Martina, non ti ho risposto prima. Grazie tanto per il complimento! Hai ragione sul fatto che non c'è un paese perfetto per tutti e che ha da fare con la rete sociale più di tutto, perché se uno ha famiglia ed amici attorno uno può sopportare molto. Invece essere solo è terribile, anche se le condizioni sono migliori. Ma ho anche notato che gli italiani che scappano dall'Italia oggi hanno famiglia, hanno amici, hanno una reta sociale buona in Italia, ma che trovano tutto il resto attorno a loro troppo insopportatbile e così non basta questa rete che hanno. Questo è veramente preoccupante!!! Anche mio marito che ha lasciato l'Italia 24 anni fa a volte vuole veramente tornare, ma poi parla con amici e famiglia e il loro consiglio è sempre di rimanere qui (e non penso che è perché sono contenti averlo lontano =)). Quando andiamo in Italia si gode il clima, il cibo, si diverte con amici e famiglia, ma ho anche notato che è lui che ha più voglia di tornare i Svezia dopo qualche settimana. Non sopporta più il casino, le sciocchezze, la burocrazia. Una volta visto come possono funzionare le cose è difficile tornare al casino in Italia. Meglio essere ignorante forse...

    Top: Sei il primo sulla lista, va bene? Ma voglio un posto anch'io nonostante il fatto che sono svedese!

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  12. Ah, i prezzi in Svezia... sono ignorante, prezzi calmierati non so, ma si cerca di tentere i prezzi bassi sui beni di prima necessità ed alti su alcolici e sigarette. Abbiamo notato che i prezzi sono alti in Italia, più alti che in Svezia spesso.

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  13. @Carin tu sei Svedese, il posto è tuo per diritto di nascita :P

    per tentare un paragone con i prezzi, nel 2007 all'ica (ma pure alla coop) un pacco di spaghetti barilla costava circa 10 centesimi di €uro in più che in Italia.
    considerando che lo stipendio Svedese è più alto....il cibo genere di prima necessità, costa meno che in Italia.

    nello specifico, il latte in polvere per i bambini è un altro bene di assoluta prima necessità, che da voi costa molto meno.

    però il discorso è lungo e siamo fuori tema (quì viene fuori la tua anima Italiana Carin :P).
    rischiamo di fare caos :)

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  14. Non si dice che dal caos nasce l'ordine? ;)

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  15. si. e poi io sono uno che notoriamente va OT :P

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  16. @Top
    di ritorno da 3 giorni ad Oslo ho visto solo ora questo post, per rispondere alla domanda finale che poni, cioe' che ne penso, beh.. io mi sto avvicinando ai tre anni all'estero, un anno e mezzo a Dublino ed il resto qui a Bruxelles, e devo dire che non mi sono mai, mai, mai pentito di aver fatto questa scelta ed io non partii affatto con l'odio o con la saturazioni che molti hanno, non avevo mai lavorato in Italia, ero appena laureato e avevo gia' gli amici che mi aspettavano a Roma per cercare di farmi entrare nell'azienda di uno o dell'altro, ma no, non erano stimoli efficaci, volevo vivere qualcosa di diverso e partii "per un anno, poi torno" e infatti non sono tornato:) e quanto.. quanto.. quanto son cambiato..

    @Carin
    la tua frase
    "Non è facile!Normalmente va bene all'inizio quando tutto è nuovo ma dopo qualche anno quando capisci che forse non sarai mai veramente parte di questo paese nuovo, allora comicia a pesare. "

    mi ha fatto pensare molto. E' vero ed il tema dell'integrazioni e' di quei discorsi sempre presenti nei bloggers di italiani all'estero, perché non e' facile, no, non e' affatto facile, ma nemmeno impossibile.
    Poche ore fa ho parlato con mio zio, lui vive in Germania da 20 e passa anni, ha famiglia oramai, parla italiano lentamente per non fare errori, va in Italia come turista oramai e proprio oggi mi ha chiesto "come ti senti quando torni in Italia?". Una domanda, mille pensieri in testa, ho tagliato corto con la scusa che son solo 2 anni e 7 mesi che son in giro, eppure non mi sono mai sentito cosi' vicino a mio zio come durante quella telefonata..

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  17. Ciao andima,
    nella vita c'è sempre da pensare sulle scelte che hai fatto, specialmente una scelta così. Ho anche scritto che forse è meglio rimanere nel paese d'origine e continuare ad essere "ignorante" perché una volta passato quel limite, una volta vissuto in un altro paese già sei cambiato tantissimo, come scrivi anche tu, e anche se il paese d'origine è quello di sempre (ma normalmente non lo è)tu non sei quello di prima e allora è ancora più difficile tornare. Io sono tornata, mio marito no, ma ci sentiamo tutt'è due a casa dappertutto e stranieri dappertutto. Si che sono nel mio paese adesso, ma ci sono tante cose su cui non ho pensato prima che non mi vanno bene adesso che ho visto che si può fare in un altro modo. Non ho la stessa cultura, la stessa filosofia come i miei parenti e gli amici perché quella persona che sono io è stata influenzata da altre culture, altre filosofie.Sono diventata un po' napoletana (come dice TopGun =)). E non mi capiscono più, gli altri! Non come prima. E non c'è niente da fare. La cosa più importante qualsiasi cosa tu scegli di fare è agire secondo questo detto che penso sia napoletano e che è più o meno così "stai ballando? E balla!". =)

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  18. Ciao a tutti!
    Ho letto tutti i commenti, uno per uno e non ho più molto da dire se non che sono d'accordo con tutti voi. Vivere all'estero può essere difficile a volte ma mai come vivere in Italia eternamente nel caos.
    Io sono nata in Italia e non ho mai vissuto all'estero se non per brevi periodi: il più lungo è stato in Belgio tre mesi, ma ho viaggiato abbastanza e letto molto per rendermi conto che non mi abituerò mai all'Italia e agli italiani... Mi sento straniera in patria... tanto vale cercare di partire, no? :)

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  19. Si! C'è sempre la possibilità di tornare in caso non va bene!

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  20. @Carin,
    si sono 100% Napoletano!
    ed infatti ho sapettato che qualcuno scrivesse il commento numero....fate voi il conto :P

    commento fatto da andima ihihihih

    @andima continua così :)
    best wishes.

    @Carla, grazie per essere passata di qua.
    ti auguro di riuscire a realizzare prima che puoi e nel miglior modo possibile i tuoi progetti :)

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